2008-09-29

Ottavo successo per Hakuho


Dopo la vittoria nel torneo di Nagoya con un perfetto 15-0, lo yokozuna mongolo Hakuho si aggiudica la sua ottava Coppa dell'Imperatore vincendo il torneo di autunno presso il Ryogoku Kokugikan di Tokyo con un bilancio di 14 vittorie ed 1 sconfitta, rimediata nella quinta giornata dal maegashira Kisenosato. Hakuho già sabato aveva ottenuto la certezza matematica quando la sua vittoria sull' ozeki bulgaro Kotooshu (8-7) aveva coinciso con la sconfitta contemporanea di quelli che sono stati i suoi principali antagonisti in questo torneo, ovvero il sekiwake mongolo Ama (12-3) e l'ozeki Kotomitsuki (11-4), da lui entrambi sconfitti nella decima e nell'ultima giornata.
L'altro yokozuna mongolo Asashoryu, vincitore di 22 tornei da makuuchi, dolorante al gomito sinistro infortunatosi nel torneo di Nagoya, si è ritirato alla decima giornata dopo aver rimediato cinque sconfitte. Ama ha vinto il suo quarto premio per la miglior performance, il terzo consecutivo, e spera sempre nella promozione ad ozeki. Al maegashira Goeido è andato il premio per lo spirito combattivo, mentre non è stato assegnato il premio per la miglior tecnica. Nella divisione Juryo ha vinto il russo Aran.
E sono stati proprio i lottatori russi ad attrarre l'attenzione prima e dopo questo torneo, gettando ombre sul mondo di questa disciplina. Dapprima Wakanoho, all'anagrafe Soslan Aleksandrovich Gagloev, è stato radiato dalla Nihon Sumo Kyokai un mese fa, dopo il suo arresto per il possesso di una piccola quantità di marijuana, poi è giunto lo stesso provvedimento a inizio mese per i fratelli russi Soslan Feliksovich e Batraz Feliksovich Boradzov (Roho e Hakurozan) che sono risultati positivi a un controllo antidoping sulla cannabis. Questo ha comportato le dimissioni del presidente della federazione Toshimitsu che è stato sostituito da Musashigawa. Oggi, a torneo concluso, Wakanoho ha denunciato in una conferenza stampa di essere stato pagato per perdere degli incontri e minacciato nel caso si fossse rifiutato di farlo. Non è la prima volta che queste accuse circolano e la federazione sta sostenendo una causa per diffamazione contro il settimanale Shukan Gendai proprio su presunti incontri truccati.

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