



Il ventisettenne mancino Hasegawa ha dimostrato di non essere un picchiatore come confermano i soli 7 successi ottenuti prima del limite nelle precedenti 22 vittorie ottenute, ma ha allungato la sua imbattibilità che dura da oltre sei anni ed ha confermato la tradizione favorevole dei pugili giapponesi contro quelli italiani sui ring di casa: prima di Maludrottu ci avevano provato senza successo Caprari, Benvenuti, Lopopolo, Bossi, Tiberia e Bertini.
Hasegawa ha vinto nonostante abbia dovuto combattere per quasi tutto il match con una grossa ferita aperta nel secondo round all'altezza del sopracciglio destro. I tabellini al termine hanno riportato 117-111, 118-110, 116-112, che denotano una certa supremazia del giapponese sul pugile sardo. (gazzetta dello sport, kataweb). Video di Hasegawa.
Hasegawa ha vinto nonostante abbia dovuto combattere per quasi tutto il match con una grossa ferita aperta nel secondo round all'altezza del sopracciglio destro. I tabellini al termine hanno riportato 117-111, 118-110, 116-112, che denotano una certa supremazia del giapponese sul pugile sardo. (gazzetta dello sport, kataweb). Video di Hasegawa.
Nella stessa serata, sempre nei gallo, per la cintura WBA, l’ucraino Wladimir Sidorenko (20+0-2=), bronzo olimpico nel 2000 a Sydney tra i mosca, ha messo in palio vittoriosamente la corona contro l’altro giapponese, il picchiatore di 31 anni, Nobuto Ikeshara (27+ 19 ko, 1-) al suo primo tentativo mondiale, arrivato alla sfida dopo ben 10 anni di attività.
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