2013-03-14

Dinner # 8

Perchè mai l'occhialuto Kazuma continua a sospiare nella cucina del "Roccabianca" mentre svogliatamente prepara i piatti di pasta? Il fatto è che  ha problemi a casa.
La moglie Masami dall'estate passata è andata a stare dai genitori insieme al figlio di nove anni Shoma. Una sera però al ritorno dal lavoro la trova in casa in quanto, essendo il padre ricoverato in ospedale per una settimana, vuole chiedergli di tenere Shoma con sè per tale periodo.
Questo vuol dire anche portarlo al ristorante mentre lui lavora e un bambino, si sa, non riesce certo a starsene buono in un angolino ad aspettare. Inizia a scorrazzare per il locale e in cucina scimmiotta tutte le mosse di Ezaki mentre lavora a uno strano dolce fatto di palline caramellate. Shoma ha promesso di non dire dei problemi familiari ma gli sfugge e ben presto tutti al ristorante sanno della situazione del padre. Kazuma e Masami si erano conosciuti proprio in quel locale in quanto anche lei all'epoca vi lavorava. Saori mostra la foto di gruppo del loro pranzo di nozze tenuto lì: mancava solo Imai, in quanto si scopre poi che aveva un debole per Masami.
Quando la sera si tratta di cenare, Ezaki porge al bambino delle lasagne alla zucca (カボチャ): per tutti sono ottime, ma Shoma sentenzia che sono mazui (不味い、まずい), ovvero una schifezza. Colpito nell'onore, Ezaki inizierà da allora a sfornare una serie di ricette a base di zucca nell'intento di incontrare il favore del bambino.
I colleghi, ma soprattutto Imai e Saori, vorrebbero far riconciliare i coniugi separati: indagano sulle cause e scoprono che i malumori della moglie erano cominciati quando un anno prima la banca aveva rifiutato un prestito per l'apertura di un locale tutto loro. Credendo che il motivo principale sia stato la scarsa cura di Kazuma verso le faccende di famiglia da allora, gli chiedono di scusarsi con lei di questo in un incontro chiarificatore. Masami però rivela che ciò che l'ha allontanata è il non vedere più in lui la gioia di cucinare e di sperimentare piatti nuovi da farle assaggiare, il fatto di essere felice perchè ha reso felici gli altri.

Imai spiega a Saori la storia di duro lavoro di Kazuma fin dall'infanzia: par la morte del padre quando era bambino, aveva avuto cura della sorellina mentre la madre lavorava e finita la scuola superiore aveva iniziato a sgobbare per permettere alla sorella di andare all'univeristà.
Questi ricordi riaffiorano la notte nella mente di Kazuma. Si rammnenta di quando la sorellina, in cambio dei buoni piatti che le cucinava, lo ricompensava con una manciata di caramelle.
Come fulminato da un'intuizione si reca al ristorante di buon ora ed elabora un piatto originale: le caramelle di pasta con ragù di verdure.
Ezaki lo trova in cucina, assaggia il piatto e lo trova delizioso; lo loda per la scelta e il dosaggio degli ingredienti (tra gli altri polenta, grappa, succo d'arancia) e decide di inserirlo nel menù primaverile.
Kazuma sembra rinato e i due ridono alla sua battuta: "Se mi togliete la cucina, quello che resta di me è solo un paio di occhiali".
Masami passa dal "Roccabianca" per riportare Shoma a casa dei genitori una volta tornato il padre dall'ospedale. Vorrebbe non fermarsi e non vedere il marito ma Imai la prega di assiaggiare il nuovo piatto di Kazuma.
Risuona in cucina la rituale frase: "Due caramelle di pasta al n.5: COMANDA PER FAVORE" con risposta in coro "SIIII" (o meglio "SHIIII").
Masami con Shoma in braccio osserva dall'oblò della porta della cucina il marito che cucina contento e dopo aver assaggiato la sua gustosa nuova invenzione lo fa chiamare al tavolo per complimentarsi. E' la riappacificazione.

Prima del rincasare della famigliola c'è l'ennesimo tentativo di Ezaki di far mangiare un piatto alla zucca a Shoma. Neanche un soffice, arancione montblanc fa cambiare idea al bambino: mazui.

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