Girara no Gyakushuu / Touyako Samitto Kiki Ippatsu
regia: Kawasaki Minoru
con: Katou Natsuki, Katou Kazuki, Fukumoto Hide, Matsushita Akira, Natsuki Yousuke, Beat Takeshi
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41 anni dopo Uchuu Daikaijuu Girara, il regista Kawasaki Minoru (Koara Kachou, Nihon Igai Zenbu Chinbotsu) riporta sugli schermi il mostro spaziale Girara (o Guilala all'occidentale) e sceglie come ambientazione del suo ritorno il summit del G8 presso il lago Touya in Hokkaido, aprofittandone per dileggiare i potenti della terra. Durante lo svolgimento dei lavori la sonda cinese per ricerche su Marte AAA-Beta cade nel distretto di Sapporo e per il calore sprigionato Girara rinasce da delle spore attaccate al razzo, distrugge la città emettendo dalla bocca sfere infuocate, dopodichè trasformatosi in una palla di fuoco si allontana nel cielo e si dirige verso il vulcano Shouwa Shinzan per ottenere energia. Il vertice cambia la sua agenda e si concentra sulla difesa dal mostro. Vengono provati vari rimedi (getti di lava, radiazioni al polonio, onde elettriche, gas al fosforo), ognuno progettato da una nazione diversa, ma tutti inefficaci (quello del presidente del consiglio italiano, chiamato Pietro e disegnato come interessato solo alle donne, si chiama "Spirito di Roma"). Viene preso in giro anche l'ex primo ministro giapponese Shinzou Abe, chiamato nel film Ibe, dimessosi nella realtà per problemi intestinali e che per un attacco di diarrea deve cedere il posto ad un Koizumi (Piccola fonte) cui viene cambianto il nome in Ooizumi (Grande fonte). Oozumi si rivelerà poi essere in realtà un dittatore di uno stato straniero travestito. L'unica possibile salvezza contro Girara viene scoperta dalla reporter Sumire Sumidagawa (Katou Natsuki) e dal cameraman Sanpei Toyama (Katou Kazuki) in un villaggio sulle sponde del lago Touya: secondo una antica profezia un mostro arriverà dallo spazio ma Takemajin, la divinità che viene venerata nel tempio locale nelle forma di una statuetta (con il volto di Takeshi Kitano), lo sconfiggerà.
きみの友だち
Kimi no Tomodachi
regia: Hiroki Ryuuichi
con: Ishibashi Anna, Kitaura Ayu, Yoshitaka Yuriko, Fukushi Seiji, Morita Naoyuki
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Tratto da un romanzo omonimo del premio Naoki 2001 Shigematsu Kiyoshi (con Bitamin F), formato da 10 capitoli che vertono sull'amicizia ma incentrato sul rapporto tra due ragazze, Emi e Yuka. Il regista Hiroki (Vibrator (2003), Yawarakai Seikatsu (2005), Koi Suru Nichiyobi (2006)) segue la vicenda partendo dall'incontro tra la ventenne Izumi Emi (Anna Ishibashi), insegnante volontaria presso una "free school", una scuola per bambini con problemi dove viene chiamata Moko-chan, costretta a camminare con una stampella per un incidente con un camion avuto da bambina, e il fotografo Nakahara in visita all'istituto: questi resta incuriosito dal fatto che regali ad ogni suo allievo diplomato la foto di una nuvola e le chiede la motivazione. Viene così a conoscenza della storia della sua amicizia con Kusuhara Yuka (Kitaura Ayu), bambina affetta da una malattia renale, il cui rapporto cominciò alla scuola elementare per il fatto che, incapacitate entrambe all'attività sportiva, erano utilizzate per far roteare la corda da saltare per i compagni. Questo nonstante il fatto che Yuka fosse in qualche modo responsabile dell'incidente ad Emi. Crescendo Yuka è sempre più costretta alla permanenza in ospedale e nella sua sala giochi le due bambine si divertono e inventano storie: ed è l'immagine della nuvola che in particolare attrae e lega le due, diventando tema di foto e disegni, nonchè ideale forma in cui trasformare loro stesse per essere libere e proteggersi a vicenda. Attorno alla vicenda di Emi e Yuka ruotano la storia del fratello di Emi e di altri ragazzi.
空想の森
Kuusou no Mori
regia: Tashiro Youko
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Primo documentario per la regista Tashiro Youko, capitata al piccolo festival cinematografico della cittadina di Shintoku nell'Hokkaido nel 1996 dove fece conoscenza con alcune persone del luogo. Il festival ha lo stesso nome dellla sua opera: Kuusou no mori ovvero "Bosco della fantasia". Per sette anni ha ripreso la vita agricola del posto, in particolare delle famiglie Yamada e Miyashita, tra semina, raccolta degli ortaggi, allevamento del bestiame e vita di casa.
憐 Ren
Ren
regia: Hori Sadakazu
con: Okamoto Rei, Baba Tooru, Nakayama Masei, Suzuki Kasumi, SaitoYua
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Trasposizione cinematografica di un romanzo di Mizuguchi Takafumi, interpretato dalla giovane modella Okamoto Rei. Asatsuki Ren è una ragazza che vive in un società 500 anni avanti nel futuro in cui le persone sono divise in "utili" e "inutili". Essendo stata dichiarata "inutile" per punizione viene spedita nel presente ed inoltre assume la caratteristica di non esssere riconosciuta da gli altri se non a casa e in ambiente scolastico, soffrendo così la solitudine. La memoria di nonna e compagni di classe è infatti regolata dai computer della società del futuro, che credono di aver vissuto sempre con lei. Fa eccezione Naruse Akihito che tornato in classe da un ricovero ospedaliero non si ricorda della sua esistenza e che può riconoscerla anche fuori dalle pareti scolastiche. Tra i due sorge intimità e lei le confida la sua provenienza. Attorno ai due cominciano ad accadere strani avvenimenti e la cosa si complica quanto giunge un nuovo studente trasferito, Shuu. Unico oggetto che Ren ha portato dal futuro è un coltello, che a sua insaputa sarà la chiave per mutare il destino.
アメリカばんざい crazy as usual
America Banzai - Crazy as Usual
regia: Fujimoto Yukihisa
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Reportage sull'America in guerra da parte del regista Fujimoto, già autore di Marines Go Home!—Henoko, Maehyang-ri, Yausubetsu sulla militarizzazione del suolo giapponese da parte degli americani e della lotta delle popolazioni locali ad essa. A cinque anni dall'inizio della guerra in Iraq, con le sue oltre 4000 vittime e 30mila feriti americani, Fujimoto ha fatto un viaggio per gli Usa cercando i motivi economici per cui molti ragazzi vanno in guerra, intervistando le famiglie dei ragazzi al fronte e i movimenti contro la guerra, sentendo i reduci dai vari fronti (Iraq, Afghanistan, Kosovo), riprendendo fasi dell'addestramento delle reclute.
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