



I kakiyama sono invece alti 5-6 metri, pesano circa una tonnellata, sono anch'essi decorati ma hanno la funzione di essere trasportati a forza di braccia e gambe per le vie della città.
La festa è antica di oltre 750 anni ed origina nel 1241 quando nel corso di una epidemia il prete buddista Shoichikokushi fu portato in giro per Hakata su una portantina detta segakidana pregando e spargendo acqua benedetta.
L'apice della festa si ha nel giorno conclusivo con la corsa competitiva di sette kakiyama (shichi-nagare, rappresentanti di sette borghi) detta Oiyama (追い山). Alle 4:59 del mattino del 15 luglio, al battere di un tamburo, parte dal Kushida Jijnja la prima compaggine che deve percorrere un percorso di 5 km (per effettuarlo impiega circa mezz'ora), cercando comunque di mantenere uno stile eroico ed aggraziato.
Gli altri kakiyamakasa partono ad intervalli di 5 minuti. Nonostante l'orario mattutino vi assiste una folla di circa un milione di persone. Ogni kakiyama è portato da 32 persone, ma sono alcune centinaia i componenti di ogni squadra che a rotazione si impegnano nella corsa al grido di incitamento "Oissa! Oissa!", sotto le secchiate di acqua "rinvigorente" (勢い水,ikioimizu).
Particolare curioso è che nei giorni della festa gli abitanti di Hakata evitano di mangiare cetrioli in quanto la sezione dell'ortaggio ricorda l'emblema della divinita Gion-sama allocata nel Kushida Jinja. Per altri approfondimenti: in inglese, in giapponese.
10 video sulle fasi preparatorie
Video sull' Oiyama
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