Una volta in Giappone par la donna sposata la casa era anche il "luogo di lavoro". Per molte donne quindi l'equazione matrimonio=casalinga a tempo pieno era una situazione naturale. Ai giorni nostri le cose stanno cambiando: anche fra le casalinghe aumenta il numero di quelle che lavorano part-time e fra quelle a tempo pieno aumenta la percentuale di quelle che ricoprono posizioni importanti a livello aziendale. Per cui la casa per queste "donne in carriera" sta diventando "il luogo ove riposarsi dalle fatiche del lavoro" o "il luogo dove ricaricare le proprie batterie" o "il posto dove condividere le cose importanti con la persona amata".
Ne consegue che la vecchia casalinga a tempo pieno e la moderna donna in carriera abbiano stili di vita e mentalità non collimanti ed ognuna rivendica con orgoglio l'essere quello che è.
Il dorama Jigoku no Sata mo Yome Shidai (traducibile con "Anche gli affari dell'inferno dipendono dalle mogli") cerca di vedere entrambe le prospettive attraverso la relazione nuora-suocera delle protagoniste.
Makoto (Esumi Makiko) è manager di un omusubi-caffè (locale ove si servono onigiri) e lavora strenuamente per allargare l'attività anche a New York. Un giorno avviene il punto di svolta della sua vita incontrando Sanshiro (Sawamura Ikki), più giovane di lei di tre anni, che fa il segretario di una ditta produttrice di macchine tritacarta. Sanshiro è il classico uomo obbediente che si fa comandare a bacchetta dalla moglie.
Dopo sei mesi dall'incontro Makoto, che va per i quaranta, decide di sposare Sanshiro.
E giunge il fatale giorno dell'incontro con la famiglia di lui, i Morifuku: viene accolta calorosamente dal padre Daisanro, la madre Chiyoko (Nogiwa Yoko), la sorella maggiore Sayuri e dalla di lei figlia Michiru.
Senonchè questo incontro non è che l'apertura del sipario sull'epica lotta con la futura suocera, che incarna il modello della donna attaccata alle antiche usanze.
Viene deciso che gli sposi andranno a stare in una depandance della casa dei genitori da ristrutturare. Ma mentre Makoto è via per un viaggio d'affari convinta di tornare e trovare la nuova casa completata secondo i suoi desideri, Chiyoko pensa bene di trasformarla in stile giapponese con tanto di kamidana e tokonoma.
Il terreno di scontro successivo è il luogo di svolgimento della cerimonia di scambio dei doni di fidanzamento, che Makoto vorrebbe essere New York ma che ovviamente finirà con lo svolgersi in Giappone, come Chiyoko gradisce.
Makoto è inviperita ma sua madre, una popolare scrittrice di gialli che l'ha tirata su tutta da sola (interpretata anch'essa da Nogiwa Yoko che quindi svolge sia il ruolo della madre che quello della suocera), la sgrida ricordandole che è una strada che lei ha scelto liberamente.
Poco dopo però incorre nuovamente nell'ira di Chiyoko avendo affidato al segretario della madre la stesura degli inviti al ricevimento.....
Dal 5 luglio su Tbs.
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