





Il nome viene fatto derivare o da kyū-nichi, giorno del tempio, o da ku-nichi, nono giorno del nono mese lunare. Inizialmente il maggior evento del festival era la rappresentazione di un dramma nō, ma dopo un incendio devastante nel 1857 il matsuri assunse l'attuale forma di competizione tra quartieri in diverse rappresentazioni.
I diversi rioni, Odorichō (踊り町), a rotazione (ogni quartiere partecipa ogni 7 anni) presentano danze (奉納踊り, hōnō odori), trasportano 3 mikoshi giù dai 70 gradini del Suwa Jinja portandoli per le strade adiacenti, esibiscono strutture ad ombrello decorate (傘鉾, kasabako), trasportano palanchini e fanno muovere carri che portano alla sommità imbarcazioni che rappresentano avvenimenti collegati alla storia della città: ad esempio la "nave del drago" (龍船, jabune) racconta la storia della principessa vietnamita Anio che arrivò a Nagasaki nel 1619 per sposare il commerciante Araki; la "nave del fiume" (川船, kawabune) è un tributo al fiume locale Nakashima importante arteria commerciale.
Ci sono punti prestabiliti (es. Suwa Shrine, Otabisho, Yasaka Shrine, e Kokaido) dove vengono montati posti a sedere a pagamento e in cui la parata staziona e qui il pubblico partecipa all'esibizione con grida di vario tipo (掛け声, kakekoe) quali motte koi (モッテコーイ), usata quando sente il tintinnio dei carri che si avvicinano e li sprona ad arrivare presto perchè non ne può più di allungare il collo per cercarli con lo sguardo; oppure shomō yare (ショモーヤレ) con cui chiede il bis; o ancora futō maware (フトーマワレ) quando invita i carri a descrivere un grande cerchio.
Video dal sito nagasaki-np e matsuri.yosanet.
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